The 100 recensione 7×3 episodio 3 stagione 7 Falsi dei – False Gods con Eliza Taylor, Lindsey Morgan, Richard Harmon, Luisa d’Oliveira e Tati Gabrielle
The 100 7×3: Falsi dei
Dopo aver viaggiato nel nuovo mondo Skyring a aver ritrovato Octavia, The 100 ci riporta indietro su Sanctum, dove il tempo non sembra essere passato. Ritroviamo infatti i nostri sopravvissuti proprio dove li avevamo lasciati l’ultima volta. Mentre Clarke è ben intenzionata a giustiziare Russell, il Comandante Oscuro, ormai in pieno possesso del corpo dell’uomo, trama alle sue spalle. Manipolando la massa dei seguaci dei Primi, il “cattivo” della storia riesce a salvarsi la pelle. In effetti, il clima a Sanctum degenera sempre di più. Clarke si ritrova non solo sull’orlo di un ennesima guerra civile, ma deve pure fare i conti con una imminente catastrofe nucleare.
Vendicarsi è bene, salvarsi la pelle è meglio
Il Comandante Oscuro riesce ad organizzare una sceneggiata grazie alla complicità dei seguaci di Russell, e all’aiuto dell’ingenuo e pacifico Jordan. Per chi non lo ricordasse, lui è il figlio di Monty, nato praticamente nello spazio, durante il lungo, lunghissimo viaggio che ha condotto i nostri eroi su Santcum. Jordan, cresciuto con i forti valori e sani principi impartiti dal padre, ha la brillante idea di parlare con Russell al fine di convincerlo a calmare gli animi dei suoi seguaci attraverso un colloquio diretto con loro. Il momento non poteva essere migliore, e grazie a questo incontro, l’uomo si fa sparare causando il panico all’interno della stanza; conducendo gli spettatori verso il grande dilemma: adesso chi ammazza chi? Nel frattempo Russell diventa il martire tra la gente, a tal punto da costringere Clarke a fermare l’esecuzione, prima di vedersi scoppiare davanti una guerra.
Raven e il reattore
Intanto in uno scantinato dell’officina Raven trova due dei suoi ingegneri morti stecchiti a causa delle radiazioni: il reattore si sta surriscaldando rischiando di far saltare tutti in aria. La ragazza insieme a Clarke e gli altri, cercano di trovare una soluzione. Manca pochissimo tempo prima che quel che resta dell’umanità venga spazzata via, e servono dei volontari in grado di sopportare le radiazioni al fine di riparare il guasto nel reattore. Così Indra va a chiamare quattro dei migliori saldatori del popolo Wonkru, i pochi ad avere il sangue nero che resiste alle radiazioni. Ma la tribù sente la mancanza del suo comandante Madi e si oppone agli ordini di Indra che l’ha sostituita. Alla fine però Gaia, la figlia di Indra, rivela la verità sulla Fiamma, e molti del popolo Wonkru abbandonano la causa, costringendo Raven a rivolgersi ai prigionieri dell’Eligius per un po di aiuto (a mali estremi, estremi rimedi!).
The 100: dopotutto la salvezza dell’umanità ha un costo
Hatch, un ex rapinatore di banche, e altri tre prigionieri si offrono volontari e insieme a Murphy ed Emori, il gruppo aggiusta così il nucleo. Tuttavia, l’esposizione alle radiazioni si rivela fatale per i prigionieri, all’oscuro di tutto. Raven si sente costretta a mentire per convincerli a riparare il sistema di raffreddamento in tempo. Le loro vite contro quelle di tutti. La ragazza è distrutta: non le era mai successo di arrivare così in basso, di spingersi così oltre. Poco dopo la ragazza di Hatch, vedendo il corpo morto del suo ragazzo, grida vendetta ed inizia a picchiare a morte Raven, salvata da Emori e Murphy. Raven scoppia in lacrime, divenuta responsabile della morte di qualcuno per la prima volta nella sua vita.
Sopravvivere ha un costo e Raven lo ha compreso bene; ciò la porta a capire persino Murphy che con occhi increduli la guarda e le da il benvenuto nell’area grigia. In effetti quest’area grigia ha da sempre caratterizzato la serie. Un confine labile dell’umanità che presto o tardi hanno sperimentato tutti i personaggi. Stavolta è toccato a Raven, tra i nostri personaggi preferiti per la sua morale ed integrità, con alle spalle una storia complessa seconda forse solo ad Octavia, protagonista di un episodio particolarmente significativo.
La settima stagione di The 100 sia avvia verso due storyline distinte e parallele fra loro, è dunque lecito aspettarsi di ritrovarsi ancora su Sanctum per fare un veloce check-up ai superstiti, con la speranza che le trame presto confluiscano prendendo una piega sempre più avvincente e sanguinosa.
Marco A.