The Alternate recensione film di Alrik Bursell con Ed Gonzalez Moreno, Natalia Dominguez, Johnny Gilligan, Jrue Blickman e Syra McCarthy
Nel corso di quasi vent’anni di storia, il Ravenna Nightmare Film Festival è diventato punto di riferimento per il cinema di genere in Italia, accogliendo in Romagna il meglio delle pellicole indipendenti a tema horror e fantascientifico prodotte durante il corso degli anni e mostrando al proprio pubblico originalità e audacia lontana da vincoli produttivi troppo stringenti. Un festival è occasione di incontro tra visioni contrastanti e culture lontane con la capacità di unire le differenti storie all’interno della sala cinematografica. Dalla competizione di quest’anno esce vincitore The Alternate di Alrik Bursell, che si porta a casa l’Anello d’Oro al miglior lungometraggio.
Riuscire a vivere in una realtà parallela, in cui tutti i sogni sembrano essersi realizzati: un’opportunità troppo ghiotta da potersi lasciar sfuggire. Fin dove si è disposti a spingersi per coglierla? Su questa premessa si snoda tra universi paralleli la storia di The Alternate, solido sci-fi a tinte horror come pochi purtroppo riescono a vedersi in questo periodo.
Jake Del Rio (Ed Gonzalez Moreno) è un appassionato filmmaker, costretto ad accontentarsi di video commerciali di basso livello per pagare le bollette e cercare di costruirsi una vita con sua moglie Kris (Natalia Dominguez), commessa in un negozio di ottica. La monotonia però viene spezzata dalla scoperta casuale di uno strano portale che mette in collegamento due realtà parallele. Realtà simili, unica differenza la vita di Jake è andata avanti su binari diversi da quelli in cui vive. L’incontro tra queste pagine di vita alternative crea una sceneggiatura sorprendente nella sua semplicità.
Dualità, vite parallele, la tentazione del successo sono alcuni dei temi trattati dalla pellicola di Alrik Bursell, da apprezzare per come utilizza il genere per indagare sull’uomo e raccontare altro in modo assai equilibrato. Seguendo l’estrema semplicità e scorrevolezza della sceneggiatura anche la regia è lineare: pochi spazi, ma inquadrati con intelligenza; l’uso di ombre e riflessi per rappresentare anche visivamente la dualità della narrazione.
Grande merito per l’opera di Alrik Bursell è l’essere una produzione a bassissimo budget, come spesso il genere permette di fare, grazie al lavoro intelligente ed encomiabile della troupe che riesce sapientemente a mascherare le limitate risorse a disposizione.
Da menzionare anche le ottime interpretazioni dei protagonisti, Ed Gonzalez Moreno e Natalia Dominguez, capaci di rappresentare perfettamente la dualità della narrazione e dei loro rispettivi ruoli.
Guardando The Alternate sembra di ritrovarsi di fronte ad un film di genere arrivato sino a noi direttamente dagli anni ‘80, rielaborato in chiave moderna ma che conserva quella intrinseca passione per il cinema più puro. Indipendente ma col cuore.