The Good Lord Bird recensione della miniserie Sky e Showtime scritta e interpretata da Ethan Hawke con Joshua Caleb Johnson, Ellar Coltrane, Hubert Point-Du Jour, Beau Knapp e Maya Hawke
Sky Atlantic, lo sappiamo, sta diventando sempre più sinonimo di qualità, sia a livello produttivo che di distribuzione. Tra le tante novità di questo ottobre 2020, The Good Lord Bird è sicuramente una delle più attese.
Scritta e interpretata da Ethan Hawke, prodotta da Blumhouse Television e distribuita da Showtime (negli Stati Uniti), questa miniserie, a metà tra uno spaghetti western e un film dei fratelli Coen, promette molto bene già dai primi episodi.
The Good Lord Bird si basa sulla vera storia di un gruppo di uomini guidati da John Brown, un abolizionista che, negli anni subito precedenti la guerra di secessione, si inerpicò nell’impresa di liberare gli schiavi del Sud. Il punto di vista di questo racconto di salvezza e redenzione è, però, quello di un ragazzo salvato da Brown, che non lo vede come un vero e proprio salvatore, ma più che altro come un altro padrone al quale non si può opporre. Questa premessa può far sembrare la miniserie molto seria, dai toni cupi, perfino. Invece, ciò che sorprende è l’atteggiamento ironico e surreale con il quale la narrazione procede.
Come dicevamo, ricorda molto le atmosfere delle pellicole dei fratelli Coen, in particolar modo lo splendido remake de Il grinta e il meno riuscito La ballata di Buster Scruggs, con un incedere episodico, scandito da capitoli che racchiudono microstorie destinate a intrecciarsi tra loro in un tutt’uno appagante e coinvolgente. Pur ricordando quel tipo di produzione, va detto che non risulta mai un prodotto privo di personalità. Ethan Hawke e Mark Richard hanno trovato un ottimo bilanciamento, un dolceamaro che cattura per tutta la durata delle prime puntate.
Visivamente la serie non ha nulla da invidiare a una produzione cinematografica. Regia, fotografia, montaggio, perfino colonna sonora e costumi farebbero impallidire molte pellicole che vengono rilasciate tutt’ora sul mercato; il che è un bene aggiunto per una serie che evidentemente si presta più a stupire dal punto di vista narrativo che visivo.
Un ultimo plauso va fatto all’interpretazione di Ethan Hawke, perfetto nei panni dell’estremo e squilibrato John Brown, una figura dicotomica che riesce a far sorridere e, allo stesso tempo, rabbrividire.
Con queste premesse, The Good Lord Bird sarà un bel viaggio tra le tortuose e folli incrinature della natura umana.