The Last of Us

The Last of Us recensione serie TV di Craig Mazin e Neil Druckmann con Pedro Pascal e Bella Ramsey [Sky NOW Anteprima]

The Last of Us recensione serie TV di Craig Mazin e Neil Druckmann con Pedro Pascal, Bella Ramsey, Gabriel Luna, Anna Torv, Nico Parker, Murray Bartlett, Nick Offerman, Melanie Lynskey e Storm Reid

Vincitore di due Emmy per il capolavoro Chernobyl e amante dei videogame, proveniente dalla commedia ma reso autore del momento sul piccolo schermo dal dramma, Craig Mazin non è incline all’orrore quanto piuttosto alle radici delle nostre paure più irrazionali, dai disastri nucleari alle pandemie mortali, e alle emozioni e reazioni dell’uomo di fronte ad esse. Così la trasposizione di The Last of Us, pietra miliare del videogioco creata da Neil Druckmann e sviluppata da Naughty Dog, sul piccolo schermo viene svuotata della sua componente horror nel raccontare il dramma umano di sopravvivenza, famiglia e perdita di Joel ed Ellie, all’indomani della fine della civiltà moderna.

Trasporre uno dei più grandi videogame di tutti i tempi, e soprattutto i suoi amatissimi, strepitosi protagonisti Joel ed Ellie, interpretati in motion capture da Troy Baker e Ashley Johnson ed entrambi omaggiati dalla serie con un’apparizione come guest star – strappalacrime il cameo della Ellie originale – appariva un’impresa improba laddove, anche accontentando la folta fanbase di videogiocatori, rimaneva da soddisfare la preponderante platea di pubblico in cerca della nuova perla seriale firmata HBO e assolutamente ignara e disinteressata al mondo videoludico e ai suoi seppur storici risvolti.

Bella Ramsey e Pedro Pascal
The Last of Us la key art della serie TV di Craig Mazin e Neil Druckmann con Pedro Pascal e Bella Ramsey (Credits: Sky/HBO)

Il bisogno di piacere ai player strizzando l’occhio al grande pubblico ha spinto l’opera firmata da Craig Mazin e Neil Druckmann verso una serie di compromessi che hanno inevitabilmente allontanato l’opera televisiva dalla tensione narrativa dell’epica videoludica e dalla profondità e complessità dei suoi protagonisti originali, laddove la televisione come medium passivo affronta e subisce comunque un confronto impari verso il videogame attivo ed interattivo per natura.

Le stupende tavole dell’opera di Neil Druckmann vengono fedelmente riprodotte su schermo attraverso scenari mozzafiato ed un superbo lavoro di scenografia (John Paino), arredamento di scena (Paul Healy) e direzione artistica, per la gioia degli occhi sia di chi conosce già quegli scenari sia di chi li vedrà per la prima volta. Inoltre, il superbo lavoro di Craig Mazin in Episodio 3 su due dei personaggi secondari della mitologia di The Last of Us, Bill (Nick Offerman) e Frank (Murray Bartlett), e la fedelissima riproposizione dell’episodio di culto con protagoniste Ellie (Bella Ramsey) e Riley (Storm Reid) al centro commerciale in Episodio 7, su inevitabile firma unica di Neil Druckmann, ci regalanno almeno in parte quell’intensità emotiva che la serie avebbe dovuto costantemente mantenere per cercare di riproporre la magnificenza narrativa dell’opera originale.

Bella Ramsey e Pedro Pascal
The Last of Us la key art della serie TV di Craig Mazin e Neil Druckmann con Pedro Pascal e Bella Ramsey (Credits: Sky/HBO)

Una serie di compromessi, scrivevamo pocanzi, che oltre a svuotare The Last of Us della sua componente horror ma anche della mera presenza degli zombie stessi, vede personaggi secondari meno incisivi ed intrecci stravolti, ma soprattutto la relazione cardine dell’opera, il profondo legame e vincolo affettivo tra Joel ed Ellie, svilupparsi in maniera alquanto irregolare, passando da uno stato acerbo all’improvvisa maturità di Episodio 6. Il rapporto tra i due protagonisti non raggiunge mai in definitiva le vette della controparte videoludica, anche a causa delle limitate sfumature drammatiche disponibili all’arco di Pedro Pascal, che per intensità viene superato dalle interpreti femminili che lo affiancano, sia Bella Ramsey che Anna Torv nelle vesti di Tess, quest’ultima alle prese con una stravagante libertà poetica che Craig Mazin si e le concede in Episodio 2.

Nonostante sia lontano dalla profondità del videogioco e dal capolavoro di scrittura di Neil Druckmann, sul piccolo schermo The Last of Us si rivela una serie di pregio ed un importante e riuscito quanto raro incrocio tra due medium così differenti come TV e videogame, in grado di raccontare ad un nuovo pubblico un’incredibile storia d’amore, redenzione e scelte difficili che finiscono per modellarci e rivelarci chi siamo veramente.

The Last of Us è disponibile in esclusiva su Sky dal 16 gennaio, sia in streaming su NOW che via satellite su Sky Atlantic.

The Last of Us poster della serie Sky
The Last of Us, il poster della serie Sky in uscita il 16 gennaio in esclusiva su Sky Atlantic e NOW (Credits: Sky/HBO)

Sintesi

Seppur svuotata della sua componente horror e lontana dalla tensione narrativa e dalla profondità e complessità dei protagonisti originali del capolavoro di Neil Druckmann sviluppato da Naughty Dog, The Last of Us si rivela una serie di pregio ed un importante e riuscito quanto raro incrocio tra medium differenti, in grado di raccontare ad un nuovo pubblico un'incredibile storia d'amore, redenzione e scelte difficili che finiscono per modellarci e rivelarci chi siamo veramente.

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