The Legend & Butterfly recensione film di Otomo Keishi con Kimura Takuya e Ayase Haruka in concorso al Far East Film Fest 25
Giappone, 1549. Il giovane signore della guerra Oda Nobunaga (Takuya Kimura), arrogante e rozzo, sposa la bella e astuta Nohime (Haruka Ayase). La loro è un’unione prettamente politica, per scongiurare che nemici esterni invadano il regno di Owari, di cui Nobunaga è signore, e per impedire che il regno di Mino, appartenente al padre di Nohime, revochi l’armistizio con Owari.
Una situazione complessa, resa ancora più tesa dall’evidente diffidenza di Nobunaga verso la promessa sposa e dal disgusto di Nohime per i modi rozzi e ignoranti del marito. Tuttavia, quando nel 1560 nemici esterni tenteranno di invadere il regno di Nobunaga, solo unendo le forze la coppia sarà in grado di resistervi. E con l’accrescere del loro potere e dell’ambizione di Nobunaga, crescerà anche l’amore che li unisce.
Keishi Ohtomo tenta di ridar vita al genere di cappa e spada (Chambara)
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La storia di Nobunaga e Nohime è una delle più antiche della storia del Giappone feudale, sebbene poco documentata, permettendo così ad autori come Sohachi Yamaoka di farne un popolare romanzo di successo e al regista Keishi Ohtomo di trasformarla in un kolossal di quasi tre ore, che cerca di rivitalizzare il genere di cappa e spada e al contempo offrire un ritratto moderno e femminista del personaggio di Nohime.
Nella versione di Ohtomo, la sposa di Nobunaga è la vera mente dietro le numerose conquiste del marito, che arrivò a conquistare lo shogunato, diventando una leggenda del peridodo Sengoku. Il minutaggio della pellicola è sufficiente per mostrare l’evoluzione di un rapporto tra i due coniugi, prima come alleati e poi come amanti, unendo al racconto epico quello di un’appassionata storia d’amore, ma al contempo quei 168 minuti sembrano non bastare per raccontare le epiche gesta di Nobunaga.
Il film è stato realizzato per celebrare il 70°anniversario della società di produzione Toei e servendosi di una messinscena sontuosa e accurata, Ohtomo dà vita a un kolossal nipponico che, tuttavia, manca di mordente e scorre a tratti troppo lento, senza davvero coinvolgere lo spettatore. Forse, il tentativo di far rivivere il Chambara, il genere di cappa e spada nipponico, così mitizzato e divenuto popolare grazie ai lavori di Akira Kurosawa, non può trovar spazio in questo mondo moderno. Forse, l’epopea dei samurai, delle lotte tra regni, degli shogun e delle loro spose altro non è che un sogno bellissimo, ma impalpabile e privo di reale consistenza.
E così The Legend & Butterfly fallisce nel dar vita all’epicità del genere Chambara, nonostante le ottime scene di combattimento e di carneficine operate da Nobunaga, ma risulta un esperimento vincente quando si concentra sull’evoluzione del rapporto di coppia di Nobunaga e Nohime, merito anche dell’ottima interpretazione dei suoi protagonisti.