The Post – il trailer

Negli ultimi mesi l’attenzione per Steven Spielberg è stata tutta concentrata su Ready Player One, ma il 2018 si aprirà, per il regista di Jurassic Park, su un tono molto più serio, e più legato all’attualità: in un momento in cui la diffusione di documenti segreti è all’ordine del giorno, e la tensione tra la Casa Bianca e la stampa americana è alle stelle, arriva The Post a raccontare la storia vera dei leak dei Pentagon Papers, una serie di documenti riservatissimi che svelavano la vera strategia alla base degli interventi statunitensi in Vietnam. Nel giugno 1971 i documenti cominciarono ad essere pubblicati dal New York Times prima e dal Washington Post poi. Le contromisure dell’amministrazione Nixon riuscirono a bloccare il Times ma non il Post, che guidò la battaglia legale che si concluse con la decisione della Corte Suprema di consentire la pubblicazione dei documenti.

Il Washington Post all’epoca era guidato dal caporedattore Ben Bradlee e di proprietà di Kay Graham, interpretati nel film dai mostri sacri Tom Hanks e Meryl Streep.

Il trailer di The Post fa immediatamente pensare a Tutti gli uomini del Presidente, e non a caso: gli eventi raccontati in quel film, e che portarono al Watergate e alla fine della presidenza di Richard Nixon, ebbero luogo nella stessa redazione del Post soltanto un anno dopo i Pentagon Papers.

Come si confà a questo genere di film, Hanks e Streep sono solo la punta di diamante di un cast che vede partecipare Bob Odenkirk, Michael Stuhlbarg, Carrie Coon, Jesse Piemons (praticamente metà del cast della serie Fargo), Alison Brie.

The Post di Steven Spielberg
Poster di The Post di Steven Spielberg con Meryl Streep e Tom Hanks

Se siete fan di Aaron Sorkin, la partecipazione di Sarah Paulson e Bradley Whitford – e il frammento di walk & talk nel filmato – vi sembreranno familiari, e c’è un motivo.

The Post, infatti, non fa mistero del suo pedigree. La sceneggiatura è scritta a quattro mani: se due di queste appartengono alla debuttante Liz Hannah, le altre due sono di Josh Singer, già nella writing room di The West Wing, nonché autore di The Fifth Estate (che parlava di Wikileaks) e co-autore di Spotlight, il film del 2015 che trattava dell’indagine giornalistica sui casi di pedofilia nel clero di Boston.

Con una release limitata alla fine di dicembre, l’ambizione di The Post è chiara: con l’aiuto di una Hollywood particolarmente politicizzata, regista, cast e sceneggiatori si preparano a fare spazio sugli scaffali per nuove scintillanti statuette (da aggiungere ai 9 Oscar complessivamente già in loro possesso).

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