tick, tick… Boom! recensione film di Lin-Manuel Miranda con Andrew Garfield, Alexandra Shipp, Vanessa Hudgens, Robin de Jesús e Bradley Whitford
Mancano otto giorni al suo trentesimo compleanno e l’aspirante drammaturgo Jonathan Larson (Andrew Garfield) si trova ancora a servire ai tavoli di un diner di New York, sognando un giorno di presentare lo spettacolo che lo sta impegnando da otto anni sul palcoscenico più importante al mondo: Broadway. Solo poco più di una settimana e la sua giovinezza finirà per sempre, inizia quindi inevitabilmente a chiedersi: come capire quando è il momento di smettere d’inseguire i propri sogni?
È con queste premesse che veniamo trasportati all’interno di tick, tick… Boom!, film che ci racconta la vera storia del compositore teatrale che diede vita a Rent, il musical vincitore di tre Tony Award e del Pulitzer per la drammaturgia. Non si tratta però della solita narrazione del “sogno americano”: l’amicizia, l’amore e le relazioni interpersonali sono infatti il fulcro di questa pellicola. Nel corso della narrazione capiamo che, in qualche modo, il successo che avrà poi il protagonista è direttamente collegato a coloro che gli stanno intorno e all’impatto che essi hanno avuto sulla sua vita. Le stesse persone che con il passare del tempo diventano la dimostrazione più evidente di come il mondo va avanti, mentre lui sembra rimanere bloccato nel suo mondo.
Come il countdown di una bomba che sta per esplodere, Jonathan si avvicina sempre di più allo zero, che in questo caso è rappresentato da quel periodo della vita in cui i sogni non sono più permessi e in cui vivere nel mondo reale diventa un obbligo. Questo ticchettio scandisce anche il ritmo della musica che in ogni istante frulla nella sua testa e che l’amico Michael (Robin de Jesús) crede lo renderebbe “perfetto per scrivere jingle per le pubblicità.”
Con il traguardo sempre più lontano e i trent’anni sempre più vicini, il protagonista decide di lasciare il suo lavoro da cameriere per concentrarsi a pieno sulla realizzazione della sua opera: Superbia, un musical fantascientifico che giusto pochi giorni prima del suo compleanno verrà presentato al pubblico in un workshop. Questa potrebbe essere l’ultima possibilità di realizzare tutti i suoi sogni, ma una disinteressata agente, la mancanza di fondi e la difficoltà nello scrivere la canzone più importante del musical rendono tutto molto più complicato.
A narrare le vicende del drammaturgo è lo stesso Jonathan, il quale si racconta nel monologo rock da cui il film prende il titolo, alternando musica e narrazione. Le canzoni che si intervallano alle vicende della sua vita, inoltre, non risultano mai una forzatura, anzi sono in qualche modo indispensabili per raccontare l’esperienza del protagonista e ci permettono di entrare nella sua testa, dove qualsiasi pensiero o stato d’animo si trasforma in musica. tick, tick… Boom! è un musical atipico, in cui vengono trattati temi non soliti a trasposizioni filmiche di questo genere, come quello dell’omosessualità e il dramma della pandemia di HIV che ha caratterizzato gli anni Novanta.
La sapiente sceneggiatura di Steven Levenson viene esaltata dalle grandi performance degli attori, su tutti quella di Andrew Garfield, che si riconferma attore strabiliante e che scopriamo anche nelle vesti di cantante. Degne di nota sono anche le interpretazioni dei coprotagonisti Robin de Jesús e Alexandra Shipp. Nonostante questo la regia di Lin-Manuel Miranda, l’ormai celebre autore e compositore di Hamilton ed Encanto, risulta un po’ inesperta, ma comunque in grado di seguire i ritmi di una storia così potente.
Siamo probabilmente davanti ad uno dei film più belli dell’anno, ricco di umanità, di cuore e le cui tematiche risultano attuali anche oggi. tick, tick… Boom! è una pellicola che incarna un grido di speranza, dedicato ad una generazione che da tempo l’ha persa. “What does it take to wake up a generation?”