Tick, Tick… Boom! recensione film di Lin-Manuel Miranda con Andrew Garfield, Alexandra Shipp, Vanessa Hudgens, Robin de Jesús e Joshua Henry
Il 2021 è stato sicuramente uno degli anni più fortunati di tutta la carriera di Andrew Garfield che, accanto alla sua apparizione “a sorpresa” nel film Marvel Spider-Man: No Way Home, è anche il protagonista assoluto di Tick, Tick… Boom!, interessante musical drammatico distribuito in tutto il mondo da Netflix.
Nel film, Garfield interpreta Jonathan Larson, un aspirante compositore di musical che entra in crisi alla soglia dei trent’anni, quando si accorge di non essere prossimo a realizzare i propri sogni e che al suo progetto di musical intitolato Superbia ormai crede quasi solo lui. Con molti camei di tutta la scena musicale di Broadway e dintorni, Tick, Tick… Boom! è basato sull’omonimo musical dell’omonimo Jonathan Larson, che in un esperimento dichiaratamente autobiografico aveva voluto raccontare tutte le sue frustrazioni di compositore incerto sul suo futuro, ma desideroso di continuare a sviluppare la sua arte, nonostante i frequenti inviti del suo migliore amico Michael che lo vorrebbe portare con sé nel mondo della pubblicità.
Tick, Tick… Boom! è, in un certo senso, la versione musical e adulta di Whiplash: il Jonathan Larson qui interpretato da Andrew Garfield è per molti versi molto simile al personaggio interpretato da Miles Teller nel primo film di Damien Chazelle, soprattutto nella sequenza in cui si narra la crisi del rapporto con la compagna Susan, che si sente trascurata da Jonathan e soprattutto spaventata dall’ostinazione con cui persegue il sogno di una carriera a Broadway.
Diretto da Lin-Manuel Miranda, a sua volta uno dei principali attori e registi della scena contemporanea di Broadway, Tick, Tick… Boom! si pregia nondimeno di tutte le specificità linguistiche che il genere del musical, trasposto dal teatro al cinema, può apportare: in particolare, alternando due diversi piani temporali e in un certo senso due diversi piani di realtà, Tick, Tick… Boom! spesso si concede dei veri e propri “a parte” che con l’ausilio di monologhi e canzoni vanno a scavare nella psicologia del protagonista e a volte anche delle persone che gli stanno intorno.
L’interpretazione di Andrew Garfield in questo film alterna efficacemente il registro musicale ai toni drammatici di alcune scene, e quello di Jonathan Larson è sicuramente il suo migliore personaggio dai tempi del gesuita Sebastião Rodrigues di cui vestiva i panni nell’eccezionale Silence di Martin Scorsese.
In un genere come il musical, che recentemente è stato innovato da una parte all’altra dell’Atlantico da film come La La Land di Damien Chazelle e il notevole Annette di Leos Carax, anche Tick, Tick… Boom!, complici i suoi inaspettati toni drammatici e autobiografici, ha saputo ritagliarsi uno spazio di originalità. Non per nulla il film è dato fra i favoriti alla corsa all’Oscar, perlomeno per l’interpretazione di Garfield: efficace sintesi di musical, biopic, drama e film di formazione, Tick, Tick… Boom! è stata senza dubbio una delle più piacevoli sorprese distribuite da Netflix nell’ultima parte del 2021.