Torino Film Festival 40: Masterclass e incontro con Paola Cortellesi e Noemi
Il Torino Film Festival spegne 40 candeline e festeggia in grande stile con due volti amati dal pubblico italiano
Pop. Si potrebbe riassumere così la 40ma edizione della kermesse organizzata nel capoluogo piemontese: il Torino Film Fest prova infatti ad abbracciare più generazioni e proporre iniziative adatte ad un vasto pubblico non dimenticando però le sue radici. C’è la possibilità di riscoprire vecchi capolavori e vedere in anteprima nuovi film arrivati da diverse parti del mondo. Molto attesi e sempre seguitissimi sono anche i talk dove, chi il cinema lo fa, si può raccontare a 360° ricordando in questo modo anche i momenti più salienti del proprio percorso.
Sabato 26 novembre sono state Paola Cortellesi e Noemi le protagoniste di due masterclass mediate dal direttore Steve Della Casa.
Incontro con Paola Cortellesi
Accolta sulle note di Cacao Meravigliao (sapevate che faceva parte del coro?) Paola, con il suo immancabile e contagioso sorriso, entra nella sala del Greenwich accolta dai molti fan che per ore hanno atteso il suo arrivo. L’atmosfera che si respira è molto amichevole e rilassata infatti l’artista smorza spesso i toni e le domande più serie con qualche battuta da divertente romana qual è. In poco meno di un’ora si ripercorre la sua carriera che negli anni è diventata sempre più variegata, sinonimo di una professionista capace di cambiare terreno e mettersi alla prova rimanendo sempre vera e credibile. Lei non pensa che le cose accadano semplicemente ma si scelgono, desiderano, conquistano, infatti gli inizi non sono stati facili. Ha alternato il teatro e la TV, raccontando che gli spettatori del piccolo schermo si aspettavano sul palcoscenico i personaggi che vedevano da casa e viceversa. Oggi forse questo pregiudizio è un po’ scemato e non si “etichetta” più un attore.
Quando le viene fatto notare che negli ultimi anni i suoi film sono quelli che hanno incassato di più al botteghino, in maniera molto umile ammette che la possibilità di collaborare alle sceneggiature la rende fortunata, perché in questo modo ha la possibilità di rendere più suoi i personaggi che andrà ad interpretare. Non fa mistero che i ruoli femminili sono meno rispetto a quelli maschili e le donne hanno un cachet più basso rispetto ai colleghi uomini.
A 49 anni anni appena compiuti la Cortellesi dimostra di avere ancora tanto da dare e come confidato, tra il serio e il faceto, questo lavoro lo vuole continuare a fare “finchè le gambe la reggono”. La cultura e il cinema sono fondamentali per la società e il bello deve essere portato dove non c’è mai stato. Al cinema si possono condividere con sconosciuti emozioni intime e forti, come ridere o piangere, e cosa c’è di meglio?
Incontro con Noemi
Era il 2009 quando una giovanissima Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, si faceva notare ad X-Factor. Tutti ora la conoscono come cantante ma forse pochi sanno che oltre alla musica la sua grande passione è il cinema e si è laureata proprio in questa disciplina.
Una cinefila che sa il fatto suo e senza presunzione ripercorre la sua vita raccontando degli aneddoti sui film che l’hanno segnata e le sono rimasti nel cuore. Inizia con Lezioni di piano dove affascinata dalla colonna sonora, comincia ad avvicinarsi al mondo delle sette note e a quello del pianoforte: una storia d’amore che dura ancora tutt’oggi. Si prosegue poi con Billy Elliot, visto a 18 anni, che le fa scattare qualcosa. La musica fino a quel momento l’ha sempre vissuta in maniera molto intima, solitaria, tant’è che il papà le dice chiaramente che nessun produttore avrebbe mai suonato alla porta, dopo la laurea avrebbe potuto fare quello che voleva.
I film citati sono numerosi e si spazia tra i generi più diversi ma menziono ancora Chi ha incastrato Roger Rabbit (sapete che può imitare in maniera fedele la sua voce?) alla quale è molto legata anche perchè per i bambini della sua epoca era davvero incredibile poter vedere un cartone interagire con gli umani, nel mondo reale.
I più attenti ricorderanno che ha cantato la colonna sonora di Ribelle – The Brave, questo lavoro l’ha divertita molto e le piace riproporla anche durante i suoi concerti; ma alla domanda: “quale tema principale preferisci?” lei senza troppa esitazione risponde Braveheart aggiungendo che Mel Gibson non le dispiace neanche come regista.
Una curiosità? Uno tra i generi che più ama è l’horror e il suo preferito di tutti i tempi è L’esorcista.
Al termine è stata data la parola ai presenti che hanno chiesto alla cantante romana se le piacerebbe debuttare come attrice dato che altre sue colleghe lo stanno facendo. Lei, con la sua caratteristica risata e la battuta sempre pronta, dice di no anche perché ama così tanto il cinema che non vorrebbe rovinarlo!