Tramite amicizia

Tramite amicizia recensione film di Alessandro Siani con Matilde Gioli [Anteprima]

Tramite amicizia recensione film di e con Alessandro Siani, Max Tortora, Maria Di Biase, Matilde Gioli, Cecilia Dazzi e Paola Lavini

Quante volte abbiamo sentito dire l’espressione Tramite amicizia? Un modo per convertire le vecchie “raccomandazioni”, in un qualcosa di più corretto. Ma del resto, siamo in Italia, non ci stupisce che le cose – dalla sanità, alla ricerca di un lavoro – vadano avanti per conoscenze. Questa è un po’ la riflessione che, tra le righe, Alessandro Siani ha inserito all’interno della sua commedia che arriva in sala il giorno di San Valentino.

Siamo a Ferrara, Siani veste i panni di Lorenzo; un imprenditore che ha mercificato uno dei più basici rapporti umani: l’amicizia. Possiede, infatti, una S.p.A. incentrata sull’affittare un amico per ogni occasione. Il camaleontico Lorenzo passa le sue giornate fingendosi un fashion blogger, una spalla sulla quale piangere o l’amico di cui si ha bisogno. Sono tante, come dice lui stesso, le occasioni per cui noleggiare un amico perché oggigiorno si è sempre più soli e isolati. Lui è l’amico perfetto che risponde ai bisogni dei suoi clienti, fin quando non viene ingaggiato dalla sua stessa famiglia per poter impedire la chiusura della fabbrica nella quale lavora il cugino.

Matilde Gioli
Matilde Gioli (Credits: IIF/01 Distribution)
Tramite amicizia recensione film di e con Alessandro Siani
Alessandro Siani e Max Tortora (Credits: IIF/01 Distribution)

Alberto Dessè (Max Tortora) sta passando un periodo un po’ oscuro, è in crisi, e pertanto vuol vendere l’azienda di famiglia. L’uomo si sente solo e ha perso tutto l’entusiasmo nei riguardi dei propri progetti di vita. Tutti pensano che lui abbia bisogno di un amico che lo faccia tornare sui suoi passi e lo faccia rinunciare alla vendita. Noleggiato Lorenzo, pur avendo qualche remora, l’uomo entrerà nella sua vita e ne cambierà il corso.

L’avventura è tinta dalla comicità ineguagliabile e pasticciona di Maria Di Biase nei panni di Filomena, la cugina acquisita di Lorenzo. Parallelamente si aggiungerà l’approfittatrice Maya (Matilde Gioli), conosciuta per un fortuito caso, che connoterà con la sua irresistibile follia la pellicola.

Nel corso della pellicola, dunque, siamo portati a riflettere sul significato del valore che diamo all’amicizia. Dalla mercificazione della stessa al tradimento e alla successiva chiusura sentimentale. Ad Alberto è stato insegnato che non ci si deve fidare di nessuno perché tutti sono pronti a tradirti. Il che è paradossale visto che nella sua vita entra Lorenzo proprio a causa di uno scopo. Si avvalora, di conseguenza, l’idea che non ci si può fidare di nessuno. Siamo all’interno di una commedia che ha un atto risolutivo un pochino troppo rapido. Il punto di rottura arriva tardi, ne consegue un terzo atto un po’ frettoloso e non esplicativo. Una maggiore ponderazione avrebbe permesso alla narrazione di “rimettere le carte all’interno del proprio mazzo”, anche perché un tradimento non andrebbe risolto in modo così tanto svelto.

Tramite amicizia recensione film di e con Alessandro Siani
Maria Di Biase (Credits: IIF/01 Distribution)
Matilde Gioli
Matilde Gioli (Credits: IIF/01 Distribution)

Alessandro Siani pone numerosi spunti di riflessione. Come abbiamo sottolineato all’inizio, infatti, non si parla solo di amicizia, ma anche di lavoro. Gli operai sono comunque presenti, così come lo è la riflessione sociale che il regista ha più volte posto all’interno delle sue pellicole. Siamo in un contesto un po’ meno fiabesco, esito anche della pandemia, in cui si ha bisogno di una maggiore concretezza. Gli amici veri si possono contare sulla punta delle dita di una mano, allo stesso modo il noleggio si rivela un po’ fine a se stesso.

Come l’attore e regista ha dichiarato in conferenza stampa, l’idea per questo film è nata da due articoli che vedevano protagonista proprio l’amicizia. Il primo trattava del noleggio di amici avviato a Tokyo, il secondo riguardava una lettura sociale riguardo il rapporto tra i molti like e i pochi rapporti nella realtà. Quello che dunque si vuol fare è ponderare la situazione che ci troviamo a vivere: un mondo sempre più isolato e isolante, nella quale far amicizia è ancor più complicato e pauroso.

E se da una parte, nel nostro paese, bisogna ricorrere ancora agli amici anche per poter prenotare una visita medica; dall’altra ci si rende conto che si è perso il valore della chiacchiera e dell’ascolto. Capire l’altro non è mai facile, ma è necessario per instaurare dei rapporti in grado di poter cambiare la percezione stessa che abbiamo della vita. Fidarsi è difficile, quando ci si riesce si affrontano entrambi i lati della medaglia: si può esser traditi, ma allo stesso tempo restano le cose belle che si ha avuto modo di vivere.

Sintesi

La commedia di Alessandro Siani offre diversi spunti di riflessione che spingono ad un'analisi approfondita dell'amicizia e non solo. Il regista scandaglia la società di oggi, riportandola in chiave ilare. Fiducia e amore sono le basi per ogni relazione umana, ma quante di vere ne possiamo contare?

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