Un giorno di pioggia a New York recensione del film di Woody Allen con Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law e Diego Luna
L’ultima fatica di Woody Allen strizza l’occhio ai suoi vecchi capolavori, tornando nella sua amata New York. Un giorno di pioggia a New York è il 49° film di Woody Allen. Inizialmente c’erano poche speranze che la pellicola vedesse la luce: il film, girato nel 2017, è stato distribuito soltanto quest’anno a causa dello scandalo che ha invischiato il regista con l’ex moglie Mia Farrow e le sue accuse di molestie alla figlia adottiva, per cui Allen è stato assolto anni fa.
Finalmente Un giorno di pioggia a New York ha visto la luce al cinema ed è un’ode al vecchio cinema di Allen, quello di Io e Annie e Manhattan.
La pellicola inizia con l’arrivo a New York di due giovani innamorati: Gatsby (Timothée Chalamet) ed Ashleigh (Elle Fanning). I due sono in città perché la ragazza ha un’intervista con un famoso regista, Roland Pollard (Liev Schreiber).
Quella che doveva essere un’intervista di appena un’ora diventa un impegno per tutta la giornata per Ashleigh, che viene abbagliata dalle luci dello show-business: la ragazza finirà a passare tutta la giornata col regista, col suo collaboratore Ted Davidoff (Jude Law) in crisi con la moglie e con l’affascinante attore Francisco Vega (Diego Luna).
Dal canto suo, Gatsby cerca di evitare l’incontro coi suoi genitori che organizzano una festa e si gode New York sotto una fitta pioggia. In una delle sue passeggiate incontra Shannon (Selena Gomez), la sorella di una sua ex, che lo farà riflettere sul rapporto con Ashleigh.
I due protagonisti, seppure siano una coppia, non potrebbero essere più diversi: Ashleigh è una giornalista in erba, allegra e leggermente superficiale, che insegue il suo scoop, dando continuamente buca al suo ragazzo.
Gatsby non sa cosa fare della sua vita, gli piace suonare il piano, giocare a poker, i vecchi pianobar e, soprattutto, New York, meglio se sotto la pioggia.
Il film è un continuo equivoco: tutto cambia costantemente e niente è quello che sembra.
Si respira a pieni polmoni l’atmosfera dei vecchi film di Allen, che però, riesce a non ripetersi: Un giorno di pioggia a New York non è una copia dei suoi vecchi capolavori, bensì una nuova storia che respira giovinezza ma anche tradizione.
Il cast è composto prevalentemente da giovani promesse con un roseo futuro davanti, su tutti Elle Fanning e Timothée Chalamet, classe ’98 lei, classe ’95 lui, giovanissimi e pieni di talento, hanno già dimostrato in carriera di sapersi adattare ai più vari generi di cinema.
Ashleigh, il personaggio interpretato da Elle Fanning, seppur a tratti sopra le righe, rappresenta perfettamente la smania di vivere una vita sotto i riflettori. In Gatsby, che Timothée Chalamet interpreta in maniera impeccabile, ritroviamo le nevrosi, il pensiero contorto e il black humor dei personaggi interpretati dallo stesso Allen nelle sue pellicole. Completano il cast un’affascinante e romantica Selena Gomez, un burbero e depresso Liev Schreiber, un teso e paranoico Jude Law alle prese col tradimento di sua moglie ed il playboy Diego Luna.
Fa scuola l’impeccabile regia di Allen, che con le sue magnifiche inquadrature immerge lo spettatore in una piovosa New York; menzione speciale alla fotografia di Vittorio Storaro. Se nelle opere più recenti Allen si era concentrato su storie che riprendevano un’allure più vintage, in Un giorno di pioggia a New York è protagonista la modernità, ripresa con lo stile tipico del regista.
Componente spesso mancata nelle sue ultime pellicole, Un giorno di pioggia a New York si distingue per la brillantezza dei dialoghi, ritrovando tutta la sagacia, la comicità tagliente ed il sarcasmo di Allen. Ad occhi chiusi cpotrebbe sembrare di rivedere una delle sue opere degli anni Settanta, simile ad Io e Annie.
Ma la vera protagonista è sicuramente la città di New York, che non fa solo da sfondo a questa storia ma ne prende le redini. I suoi tipici scorci, la sua atmosfera che richiama il passato e l’incessante pioggia assorbono i protagonisti nel vortice cittadino.
Un giorno di pioggia a New York riesce ad entrare nel cuore degli spettatori e anche nell’Olimpo della cinematografia di Allen che, ad 84 anni, riesce a regalarci un gioiellino che porta la sua inconfondibile firma.