What’s Love? recensione film di Shekhar Kapur con Lily James, Emma Thompson, Sajal Ali, Shazad Latif, Shabana Azmi, Oliver Chris e Asim Chaudhry
Dopo esser stata selezionato nella categoria Grand Public, in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, la commedia romantica What’s Love è pronta per portarci all’interno della definizione di amore.
Cos’è l’amore? Tina Turner se lo chiedeva già nel 1984 e, forse, una risposta univoca a questa domanda non esiste. L’amore può essere la dura ricerca della “persona giusta”, così come il lento bollire di una pentola per cuocere a puntino un’ottima pietanza. Non esistono regole, ma quando entra in gioco la religione o la famiglia tutto si complica.
La storia gravita intorno a Zoe (Lily James), una documentarista che predilige uomini sentimentalmente non disponibili, e al suo vicino di casa Kazim (Shazad Latif), che ha deciso di affidare alla famiglia la ricerca della donna giusta per lui. L’uomo, originario del Pakistan, non vuole deludere i parenti quindi preferisce ricorrere al “matrimonio combinato” piuttosto che rischiare di innamorarsi di una donna troppo inglese ed essere poi abbandonato, com’è successo con la sorella.
Zoe decide di seguirlo in questa ricerca, così da poter filmare le ragioni dietro tale scelta.
Il film di Shekhar Kapur trasporta il pubblico tra tradizione e modernità: un contrasto che si dipana tra le due abitazioni dei protagonisti, segnando quanto in pochi metri di distanza esista uno spazio capace di racchiudere un mondo intero.
Tra Londra e il Pakistan ci si addentra in usi e costumi che vengono a volte smantellati dalle nuove generazioni. Così il conflitto tra presente e passato assume caratteristiche del tutto sfumate e si muove tra i dissidi interiori dei personaggi. Le pressioni sociali sono incarnate dalla famiglia tradizionalista di Kazim, che ha escluso una figlia solo perché ha preferito l’amore alla cultura d’appartenenza.
Dall’altra parte Zoe non riesce a capire la logica di questi matrimoni di convenienza, illustrando nel proprio film i dubbi che nutre nei riguardi dell’amore.
Dal “Love Contr-Actually” si passa al più profondo desiderio; del resto, stiamo guardando una commedia romantica ed è facile capire la piega che prenderà il corso della storia.
Resta interessante vedere come le nuove generazioni si rapportano al costrutto matrimoniale. Essenzialmente è un contratto, facilmente scindibile oltretutto, che si formalizza solo quando si è disposti a scendere a patti con una nuova vita.
Kazim non vuol deludere la famiglia, allo stesso tempo la sua promessa sposa è più “occidentale” di quanto si aspettasse. In un mondo sempre più globalizzato, al fianco dei tipici balli da Bollywood, si muovono i passi verso tendenze sempre meno halal. Non osserviamo solo il rapporto di Kazim con la sua famiglia ma anche quello di Zoe con la madre Cath (Emma Thompson) preoccupata per il futuro della figlia. Nonostante Zoe sia felice della sua indipendenza, la sua condizione di single la porta a dover fare i conti con la solitudine.
La lente su usi e costumi differenti ci porta a riflettere su cosa sia l’amore. Ciò che conta maggiormente è che non si menta a sé stessi, qualunque sia la verità che affiora dal fondo del proprio cuore. Non esistono regole o vie preferenziali. Comprendersi, e comprendere l’altro. È la scelta più sensata – e umana – da fare prima di coinvolgere un partner nella propria vita.