Winter on Fire: il documentario Netflix sulla crisi in Ucraina, diretto da Evgeny Afineevsky e candidato all’Oscar nel 2016, torna di tremenda attualità nei giorni della guerra d’invasione della Russia di Putin
Euromaidan: con questo termine sono state promosse e supportate le violente manifestazioni pro Unione Europea che hanno scosso piazza Maidan a Kiev dal novembre 2013 al febbraio 2014, portando alla rivoluzione ucraina e all’estrema conseguenza dell’allontanamento dell’ex primo ministro ucraino Viktor Yanukovych, reo di essere vicino alla Russia di Putin e di voler allontanare l’Ucraina dall’ingresso nell’Unione Europea, ipotizzata per il 2024 ed ostracizzata attraverso la sospensione degli accordi iniziali di associazione e stabilizzazione, preparatori all’ingresso nell’EU attraverso la pre-costituzione di una zona di libero scambio globale.
Tra le prime nomination agli Oscar nella storia di Netflix come major, il documentario Winter on Fire di Evgeny Afineevsky torna di tremenda attualità alla luce dei tragici eventi di guerra odierni e dell’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia di Putin.
Circostanze drammatiche ed allarmanti che assumono contorni ancor più delineati alla luce del lavoro del regista israelo-americano Evgeny Afineevsky che, attraverso un ampio team di cineasti presente a piazza Maidan a Kiev, illustra momento per momento in tempo reale, con intensità e dettagli scioccanti il susseguirsi degli eventi, focalizzandosi sulla natura viscerale delle proteste dei manifestanti che esprimono violentemente il loro desiderio di mantenere l’unità democratica in tutto il Paese, a fronte della pressione totalitaria della Russia di Putin.
In quella ricerca della “verità” storica che ha visto scendere in campo anche Sean Penn, che ha appena incontrato il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, Winter on Fire diventa per gli spettatori di tutto il mondo strumento e testimonianza di conoscenza rinnovata. Per approfondire la questione, in maniera inevitabilmente “di parte”, vi invitiamo anche a leggere l’intervista di IndieWire al regista candidato all’Oscar Evgeny Afineevsky.