Stasera in TV: Wolfman recensione film di Joe Johnston con Benicio Del Toro, Anthony Hopkins, Emily Blunt, Hugo Weaving e Max von Sydow
Il consiglio cinematografico settimanale della rubrica CheTVedi punta su qualcosa di diverso, una pellicola horror dai toni drammatici. Quindi, lettori deboli di cuore, non mettete alla prova la vostra forza se non apprezzate sangue, misteri da risolvere e… lupi mannari. Ci riferiamo a Wolfman di Joe Johnston, in onda stasera alle 21:10 su Italia 2, che saprà certamente come intrattenervi insieme a Benicio Del Toro (Lawrence Talbot), Anthony Hopkins (John Talbot), Emily Blunt (Gwen) e Hugo Weaving (Detective Abberline).
Inghilterra, fine diciannovesimo secolo. Lawrence Talbot, un promettente attore teatrale, torna a Londra a causa della disperata richiesta d’aiuto della promessa sposa di suo fratello. Secondo quanto affermato dalla donna l’uomo sarebbe sparito nel nulla. Lawrence, appena messo piedie nel suo luogo natio, comincia ad indagare alla ricerca di possibili informazioni. Ma ben presto il ritrovamento del cadavere di suo fratello causa la sua disperazione. Deciso a scoprire chi è il mostro che si cela dietro tale truculento omicidio, Lawrence è pronto a tutto. Ma, forse, la parola più adatta per definire l’omicida potrebbe essere “bestia”.
Wolfman parte con un compito non facile, ovvero avere l’onere, oltre che l’onore, di essere il rifacimento di un grande titolo del passato, L’uomo lupo del 1941. Wolfman non ha nulla dell’originale, anche perchè mantenere la narrativa, lo stile o la regia di un titolo di quasi ottant’anni fa non è immaginabile. Soprattutto perché i canoni di un horror contemporaneo sono ben differenti da quelli di più di mezzo secolo fa. Ma l’atmosfera oscura, drammatica e disturbante fa apprezzare gli intenti della suggestiva pellicola di Joe Johnston.
L’eccezionale lavoro del comparto tecnico, sia a livello di makeup, vincitore del premio Oscar a Rick Baker e Dave Elsey, che a livello di effetti speciali, crea una buona dose di ansia e terrore nello spettatore. La regia sa come prestarsi alla “narrazione del terrore”, con ritmi incalzanti, veloci (fin troppo) oppure lenti e snervanti nei momenti d’attesa, di rivelazione e di suspence. Benicio Del Toro come protagonista ci mette del suo, ma sono l’ammirevole Anthony Hopkins e la come sempre eccezionale Emily Blunt nei ruoli drammatici a fare la differenza.
Un horror per smuovere un po’ gli animi e farci raggelare il sangue tra squartamenti e scoperta inaspettate. Una buona pellicola nel suo insieme, per un lunedì sera all’insegna dell’inizio della tanta agognata “Fase 2”.
Valentina