Seguiamo Yorgos Lanthimos dai tempi di Dogtooth, e, conformi alle radici mad del nostro sito, siamo felici del fatto che il suo nome ed il suo stile non convenzionale siano ormai riconosciuti nelle sale cinematografiche di tutto il mondo.
Il regista greco non riposa sui molti allori conquistati da La Favorita, ed ha già adocchiato il suo prossimo progetto: un adattamento del romanzo Pop. 1280, scritto nel 1964 da Jim Thompson.
Pop. 1280 (noto in Italia anche come Colpo di spugna) è un racconto fatto in prima persona dallo sceriffo Nick Corey, rappresentante della legge nel paesello americano di Pottsville, dove risiedono appunto 1280 anime: Corey si descrive bonario e innocuo, come si confà all’unico uomo di giustizia di un minuscolo centro abitato, nel quale la criminalità è a livelli minimi. Con il procedere del romanzo, però, i comportamenti dello sceriffo si dimostrano molto diversi da quelli che vorrebbe far credere, e l’uomo si rivela un astuto manipolatore che trae il massimo profitto dall’essere l’unico rappresentante delle forze dell’ordine in città.
Lanthimos scriverà e dirigerà l’adattamento del libro, e automaticamente fa presagire nuove candidature agli Oscar: il romanzo arriva infatti con un pedigree di tutto rispetto, avendo già avuto un trattamento cinematografico nel 1981, quando divenne il film di Bertrand Tavernier Colpo di spugna (con Philippe Noiret ed Isabelle Huppert, e candidato all’Oscar come Miglior Film straniero).
Altre opere di Thompson sono state adattate negli anni, incluse due versioni di Getaway (una con Steve McQueen e Ali McGraw, l’altra con Alec Baldwin e Kim Basinger), due versioni di The Killer Inside Me (la più recente, del 2010, contava Casey Affleck, Jessica Alba e Kate Hudson, per la regia di Michael Winterbottom), ed una di The Grifters (Rischiose Abitudini). The Grifters, in particolare, ha ottenuto quattro nomination agli Academy Awards: sceneggiatura per Donald E. Westlake , attrice protagonista per Anjelica Huston, attrice non protagonista per Annette Bening, regia per Stephen Frears.
In quell’occasione, Frears commentò che i romanzi di Thompson gli ricordavano i temi classici della tragedia greca. Tutto torna.